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Saldi consapevoli: come la mindfulness può aiutarci negli acquisti

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Saldi consapevoli: come la mindfulness può aiutarci negli acquisti

Respira. Rallenta. Metti spazio fra te e quello che succede. La mindfulness insegna ad essere presenti e a rispondere a quello che ci succede invece di essere reattivi e seguire schemi conosciuti e intrappolanti. La pratica si applica ad ogni aspetto della vita, se non diventa pervasiva resta lì dove non serve a nulla. Ieri ho provato a sperimentare cosa succede di fronte a una cosa futile: i saldi. Se si è presenti, ogni occasione vale per praticare.

Euforia da acquisto compulsivo

La frenesia da sconto porta spesso a fare acquisti compulsivi, spinti dalla percentuale sul cartellino e dalla particolare euforia che ci brilla addosso. Come se si risvegliasse un istinto primitivo “lo prendo, prima che lo compri qualcun altro”, come se non ci fosse abbastanza roba per tutti, come se potessimo godere di una riappropriazione di qualcosa che pensiamo ci sia stato negato e aspettiamo da tanto tempo. Poi ci viene il senso di colpa e stiamo male, come dopo aver mangiato una torta intera.

Quest’anno, prima di comprare ho cercato di essere presente. Ecco come ho fatto.

Consigli per acquisti consapevoli
  1. Aprire l’armadio e guardare cosa già c’è. Quante volte ci è capitato di acquistare qualcosa, tornare a casa e trovare il gemello ad aspettare il nuovo capo, quasi uguale uguale.
  2. Caricare la carta di credito con una cifra non eccessiva. Una disponibilità illimitata invoglia a non fermarsi. Il limite è qualcosa da rispettare, un freno. Sapere di dover stare in un budget evita sprechi.
  3. Selezionare i negozi e le cose che interessano con cura, scegliendo, senza farci scegliere.
  4. Di fronte al capo desiderato, agire con calma. Provare, guardarsi allo specchio, respirare, sentire che sensazioni lascia addosso, respirare, chiedersi se ci sta bene, respirare. Mettere spazio e tempo fra noi e l’acquisto. Respirare.
  5. Se una scarpa ci piace da morire ma tocca in punta o è 2 misure in più, lasciare stare. Non si trasformerà. Se un abito stringe un po’, non pensare “tanto adesso vado in palestra” ma lasciare stare.Se non mettiamo la lana direttamente a contatto con la pelle evitare di comprare quei pantaloni che ora sembra che non pungano, lì in piedi, davanti allo specchio. Poi appena ti siedi, scratch scratch scratch.
  6. Se di qualcosa non siamo convinti, meglio aspettare. Se il colore ci piace da morire ma la manica è leggermente corta, se la stoffa la nostra preferita ma il collo è un po’ troppo alto, meglio fare pausa. Meglio tornare a casa, dormirci su, e vedere cosa succede il giorno dopo. Se il pensiero è ancora lì, allora tornare al punto 4. Se è andato via, come molto spesso accade, lasciare andare. Il nostro armadio non era il suo posto.
  7. Non dimenticare le scelte etiche. Molte aziende sono rispettose dell’ambiente e dei lavoratori, altre non lo sono. Fare attenzione alla provenienza dei capi ci può fare stare meglio.
  8. Pensare che le cose sono cose, non sono esperienze, non ci renderanno mai ricchi. Sottrarre qualche soldo dal budget saldi per dedicarlo a un’esperienza di vivere: un viaggio, una giornata alle terme, una cena in un posto che ci piace, un corso di kung-fu o di cucito, di sanscrito o di degustazione di tè è qualcosa che ci trasforma più di una scarpa o un maglione.
  9. E soprattutto divertirsi: i saldi non sono un lavoro da sbrigare, un dovere, una cosa da togliersi. Se riusciamo a fare shopping con un sorriso, magari in compagnia, non ce ne pentiremo.

Buoni saldi consapevoli a tutti e tutte!