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Sciamani a Torino: riti, fuochi, tamburi di un’antica arte spirituale

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Sciamani a Torino: riti, fuochi, tamburi di un’antica arte spirituale

Da La Stampa, 4 giugno 2017

Tu-tum. Tu-tum. Tu-tum. Sentire il cuore è sentire l’essenza della vita, respirare per la prima volta, sintonizzarsi con la terra e il cielo. Il tamburo è il cuore del mondo e intorno a lui si focalizzano i riti sciamanici che attraggono, con la loro forza ancestrale e simbolica, molte persone in questo tempo incerto di inizio estate.

Cosa spinge ad avvicinarsi allo sciamanesimo, la più antica pratica spirituale? Quasi tutti siamo alla ricerca dell’armonia e della connessione fra corpo e mente. In fondo, pensiamo che il mondo non sia solo quello che vediamo, annusiamo e calpestiamo. Siamo scettici ma si può sempre provare.

 

In tutte le culture

Lo sciamanesimo è un sistema di credenze presente in tutte le culture, dall’America del Nord e del Sud all’Africa, dall’Australia all’Asia. Il termine deriva dal siberiano “saman” e prima dal sanscrito “sa”, la radice di sapere, e “manu”, essere umano. Indica “chi conosce”. Lo sciamano è considerato un guaritore e un mediatore tra mondo conosciuto e spirituale, comunica con gli spiriti entrando in uno stato di coscienza alterato.

Il punto di partenza è che ogni problema nella vita della comunità o dell’individuo sia causato da una disarmonia nel mondo invisibile. Lo sciamano riequilibra mondo sensibile e mondi spirituali per riportare potere, saggezza e guarigione.

 

Mente e cuore

Domani a Reano una ventina di persone camminano sui carboni ardenti, guidati da Maria Squillace che spiega così il successo dello sciamanesimo: “Le persone hanno disagi interiori. Corrono ma non sanno perché. Hanno tutto ma non le cose che fanno brillare gli occhi e battere il cuore come quando si è innamorati. Fanno la vita che altri scelgono per loro e non sono felici. La vita non segue la missione dell’anima: mente e cuore non sono allineati. È ora di tornare alle origini. Questo non significa annullare la scienza ma trovare un equilibrio interiore che abbiamo perso. I rituali, la natura, gli elementi: terra, acqua, aria, fuoco; sono dentro di noi e sono la nostra forza. Basta chiedere aiuto. Basta riconoscerci e rispettare la nostra essenza”.

 

In collina

Da due settimane è esaurito l’evento che porterà il 7 giugno sulla collina di Torino un centinaio di persone munite di tamburo intorno al fuoco e al brasiliano Carlos Sauer.

“Il mondo è carente di spiritualità – racconta Mauro Villone, che lavora con Sauer – abbiamo bisogno di qualcosa che espanda la coscienza sul piano emotivo e spirituale. Si tratta di tecniche di guarigione e di autoguarigione che non pretendono assolutamente di sostituirsi alla medicina. Anzi, sono complementari. Supportano le cure fortificando la mente. A noi manca questo. Ai nativi manca altro”.

Stefano Senni guiderà un workshop di sciamanesimo urbano al Valentino l’8 luglio.

“La prima cosa che cercano le persone – racconta Senni – è una maggior comprensione di se stesse e della vita, oltre a serenità e salute.

Poi cercano una via spirituale che non sia solo mistica ma anche pratica. Nei riti non c’è contrapposizione tra spirito e materia. Per esempio, si medita camminando in natura o si affrontano le proprie paure interiori incontrando fisicamente ciò che ci spaventa. È una via per guerrieri di luce o dell’arcobaleno, guerrieri costruttivi”.

 

Gioia e bellezza

Lo sciamanesimo è potente e diretto perché non ci sono gerarchie e intermediari. “Come in natura – continua Senni – in cui tutto è correlato, tutto ha diverse funzioni, ogni persona è al pari di un’altra, compreso lo sciamano. Non ci sono tramiti tra visibile ed invisibile e tra coscienza umana personale e divina.

Le persone cercano una via che ha un cuore facendo danzare la propria anima in gioia e bellezza”.

 

 

Sulle braci

Il tamburo, il suono più antico che il nostro cuore conosca, guida il respiro e lo accompagna in equilibrio fra spirito e materia per un’unione perfetta col creato.

La camminata sul fuoco è un potente strumento di trasformazione che porta nel quotidiano nuove risorse e permette di compiere azioni in sintonia con i propri valori e obiettivi.

Conduce Maria Squillace, ricercatrice nell’ambito della crescita personale e spirituale da oltre 20 anni. È stata iniziata dai nativi con il nome Fiume di Colori.

www.firewalkingitalia.org/

 

Dal Brasile

Carlos Sauer, brasiliano 58enne, di antica famiglia portoghese di medium, negli Anni Settanta va in Arizona presso i Cheyenne. Diventa allievo dello sciamano Nelson Turtle e decide di curare le persone facoltose per poter aiutare le tribù in difficoltà. È invitato da Mauro Villone che vive fra Torino e Rio de Janeiro. Fotografo, organizzatore di eventi, dirige con Lidia Urani la ONG Para Ti, impegnata nel sostegno di centinaia di bambini delle favelas. Collabora con Carlos Sauer e la sua compagna, Juliana Ramos.

www.unaltrosguardo.it

 

Al parco in città

“Sciamanesimo Urbano. L’arte di agire svegli nella vita quotidiana”

Si possono portare le tecniche sciamaniche nella vita di tutti i giorni? Cosa significa essere guerrieri dell’arcobaleno?

Con la danza, la camminata fra i mondi e l’arte dell’agguato, Stefano Senni risponde a queste domane.

Inizia il cammino sul sentiero dello sciamanesimo dei nativi americani e del buddismo tibetano, approfondisce gli insegnamenti degli Esseni. Portatore della Sacra Pipa del lignaggio dei Twisted Hairs, usa tecniche e cerimonie per scoprire la natura divina della persona.

www.stefanoshanty.it