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Al Museo d’Arte Orientale c’è Murakami tra le foglie di bambù

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Al Museo d’Arte Orientale c’è Murakami tra le foglie di bambù

Su La Stampa, 14 gennaio 2018

 

Viaggiare è il modo migliore per conoscere il mondo. Partire e trascorrere del tempo altrove è un’avventura meravigliosa ma non è sempre possibile. C’è però un altro modo, senza aerei, navi e treni: immergersi nella cultura di un Paese attraverso le sue espressioni artistiche, fra cui la letteratura. È questa l’idea del Mao che da domani (lunedì 15 gennaio) al 18 giugno, ogni terzo lunedì del mese, propone per il secondo anno, «Il muschio e la sabbia: letture di autori giapponesi contemporanei» a cura di Fabiola Palmeri, giornalista free lance e scrittrice, grande conoscitrice del Giappone, in cui ha lavorato molti anni alla redazione della Nhk, Radio Televisione Giapponese. Con il risultato di sentirsi molto italiana quando viveva là e un po’ nipponica nell’anima quando vive qui. Il Mao apre al pubblico i giardini giapponesi per questi appuntamenti del lunedì, giorno di chiusura del Museo: un momento speciale per vivere tutta la tranquillità e la bellezza di uno degli ambienti più suggestivi dei musei cittadini.

 

Ogni incontro è dedicato a un autore contemporaneo. Tutti hanno in comune la capacità di raccontare l’evoluzione del mondo degli ultimi 10 anni. Due ore in cui scoprire storie, personaggi, abitudini e segreti del Giappone di oggi, entrando con delicatezza nella quotidianità degli scrittori. Come hanno iniziato, qual è la loro formazione, quanti libri, che genere preferiscono, come lavorano, quali i punti d’incontro, quali le differenze, e soprattutto come vivono e raccontano il Paese in cui sono nati e cresciuti. Leggere è un piacere e condividere la lettura con altre persone in un giardino giapponese, confrontando idee, sensazioni, opinioni, non può che moltiplicare la bellezza.

«Vorrei che fosse un gruppo di lettura informale – spiega Fabiola Palmeri – in cui ognuno legge e commenta pagine e aspetti dell’autore che io introduco». Si comincia domani con Haruki Murakami, il più famoso autore giapponese in Italia, dove ha vissuto e scritto «Norvegian Wood», e nel mondo, grazie a romanzi, saggi e racconti sospesi fra realtà e mondi immaginari che vendono milioni di copie.

Per chi non avesse letto ancora nulla dell’autore del mese, è consigliato un testo specifico. Il libro di Murakami suggerito è «L’incolore Tazaki Tsukuru e i suoi anni di pellegrinaggio» (Einaudi, 2014).

 

Torino e Tokyo. Sembra incredibile ma hanno qualcosa in comune. «Nella nostra città – racconta Palmeri – vivono Antonietta Pastore e Gianluca Coci, due importanti traduttori di letteratura giapponese. A Tokyo dicono “ne”, come noi e poi ci sono alcuni lati del carattere: una sorta di ritegno, la regola del non ostentare, una certa fatica nel fare amicizia ma poi una grande generosità». Le affinità non finiscono qui: Italia e Giappone condividono tanti anni di storia, la cultura del cibo e un identità molto forte. Fabiola Palmeri non ha dubbi: «C’è un grande amore per la bellezza, la moda e la cura dei dettagli anche se l’estetica e i codici sono diversi. Nel periodo Meiji, dal 1870 in poi, quando il Giappone si è aperto al mondo, gli artisti giapponesi sono venuti a studiare in Italia e Fontanesi è andato in Giappone. Noi siamo una penisola, il Giappone una serie di isole. Noi siamo stati preda di invasori per tanti secoli. Il Giappone è stato chiuso per molto tempo».

 

A febbraio sarà la volta di Ryu Murakami, che non ha nulla a vedere con Haruki, ma è noto per le ambientazioni a luci rosse dei suoi romanzi fra cui «Tokyo Decadence» e a marzo di Banana Yoshimoto, la prima scrittrice giapponese della nuova generazione ad essere amata da migliaia di lettori italiani dalla fine degli Anni Ottanta. «Speriamo – conclude Palmeri – di essere in contrasto con il dato Istat sull’Italia che non legge. Ci tengo a sottolineare che la letteratura è letteratura a prescindere dalla provenienza. Che poi l’autore sia inglese, del Camerun o del Giappone, non è così importante».

 

 

 

http://www.lastampa.it/2018/01/14/cronaca/appuntamenti/c-murakami-tra-le-foglie-di-bamb-gOIrSSJvBNtQg34xtZdwTM/pagina.html

immagine: «Murakami Tokyo by night»: un disegno tratto dal blog di Igort, uno degli artisti che hanno illustrato i racconti di Murakami in una collana edita da Einaudi