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Le 10 cose più divertenti che mi sono successe in rikshaw a Mumbai

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Le 10 cose più divertenti che mi sono successe in rikshaw a Mumbai

Da Bollywood Party, La stampa, 24 febbraio 2014
http://live.lastampa.it/Event/Bollywood_Party/107217916

I rikshaw mi piacciono. Sono un microcosmo. Arredati, personalizzati, con interni colorati. Tutti diversi e tutti unici. Adesivi con la om o con Krishna o Shiva o altre divinità, ghirlande di fiori bianchi e gialli, coprisedili pelosi
,piccoli portaoggetti, fodera-tassametro con frangette, cartelli “don’t touch me”, persino lampadari da soffitto.
Gli autisti sono più o meno disponibili, spesso non parlano e sembrano persi, come se fossero stati catapultati a Mumbai dalla luna, o più probabilmente da qualche villaggio sperduto, il giorno stesso. Ecco perché chiedono aiuto a chiunque.Le divise bianche sono i padroncini del mezzo, le divise verdine invece lo affittano. Ecco le 10 cose più divertenti che mi sono capitate.

1 Cambio di autista
Il mezzo rimane lo stesso. Si ferma. Nessuno ti spiega niente. E dopo un po’ arriva un autista diverso che, sempre senza dire nulla, prosegue come se niente fosse.

2 Cambio di mezzo
Il rik si intampa o rimane senza benzina o comunque non è in grado di proseguire. Tu sei pronta a pagare, scendere e trovarne un altro ma l’autista si occupa personalmente di sistemarti su un nuovo mezzo, spiegando bene la destinazione.

3 Passaggio in corsa
Durante il tragitto viene raccattato qualcuno per un breve tratto. Si siede a fianco dell’autista, e sempre senza fermarsi, scende, così come era salito. Durante il tragitto conversa amabilmente con l’autista.

4 Conversazione con altri rik
Spesso trovare un indirizzo è un’azione collettiva. Fermi ai semafori, gli autisti si confrontano e i passeggeri anche. Ma autista con autista e passeggero con passeggero. La conversazione mista non è incoraggiata.

5 Pausa
Ogni scusa è buona, ma la più frequente è il chai, il thè con zucchero e latte, o le foglie di betel, lo stimolante che tinge di rosso i denti. Altre pause classiche sono negozi farmacie. Lo sputo per terra avviene invece senza pause. Come il sorso d’acqua.

6 Richiesta di cambio
Gli autisti di rii vogliono sempre i soldi giusti e pare siano perennemente senza cambio. Una volta avevo 500 rupie, l’ho dichiarato subito e l’autista si è messo a interpellare tutti i gruppetti che incontravamo per cercare il cambio. L’abbiamo trovato.

7 Il mezzo profumato
Un rikshaw con tre bastoncino di incenso accesi infilato in un buchino dell’abitacolo per profumare l’ambiente e diminuire l’odore dei gas di scarico.

8 Il mezzo musicale
Più di un rii ha una radiolina accesa a un volume assordante. Deve urlare più forte del traffico e dei clacson.

9 Il sedile che non sai come metterti
Gli ammortizzatori non sono il pezzo forte e la cosa migliore e stare seduti con la schiena dritta e le vertebre ben impilate da riassestare con più facilità quando si scende. Ma a volte sono così inclinati che non sai come metterti, provi la diagonale che fa molto triclinium, provi a poggiare la schiena, provi il lato ma niente, non c’è postura comoda.

10 La benedizione del denaro più lunga del viaggio
Un breve tratto da 15-20 rupie e l’autista ha benedetto il denaro portandolo sui due lati del manubrio, in centro, sul cuore, sulla fronte e sulle labbra. Il rito è durato più del viaggio

And the winner is…
Sedili a cartone animato, soffitti a stella ma il premio arredamento da rikshaw lo vince il soffitto con moquette a cuore con neon. Ma la gara è ancora aperta.